Il giro d’affari del vino nel mondo testimonia la crescita costante del settore produttivo. Settore in cui primeggiano i principali importatori di Ideal, come Francia, Grecia, Sud Africa e Austria, grazie a mercati ricettivi e in costante sviluppo.
276 milioni di ettolitri circa totalizzati nel 2015*, con una crescita del 2% rispetto al 2014. Questo il dato principale sulla produzione di vino nel mondo che emerge da uno studio condotto da OIV, Organizzazione Italiana della Vigna e del Vino. É stato registrato, infatti, un tasso soddisfacente di crescita nella produzione di vino europeo, che sembra aver arrestato i valori in negativo rilevati nell’ultimo decennio. Ad oggi la produzione di vino ammonta a 165 milioni in Europa e a 116 milioni nel resto del mondo, in crescita sia rispetto al 2014, sia rispetto alla media storica (272 milioni). Dati che sembrano andare di pari passo con l’andamento produttivo di Ideal, che esporta i suoi macchinari specifici per la protezione del vigneto in tutto il mondo.
Tutto ciò si può riscontrare nei dati produttivi, che nel 2015 sono saliti del 18% rispetto al 2014. Dagli anni ‘80 ad oggi, diversi stati in tutto il mondo hanno affidato la salvaguardia dei loro vigneti all’esperienza e allo spirito innovativo di Ideal. Anche il Sud Africa, che ha aperto il 2015 con una produzione pari a 11.3 milioni di ettolitri, il valore massimo totalizzato negli ultimi anni, si è rivolto all’azienda padovana. Vantando una tradizione storica di circa 350 anni, il Sud Africa ha sempre detenuto un primato sulla produzione rispetto a California o Australia e oggi è il settimo produttore di vino del mondo.
L’80% del fatturato dell’azienda, infatti, deriva dall’export con i paesi esteri, primo fra tutti la Francia, leader europea nel settore vinicolo con una produzione di 47.4 milioni di ettolitri. Il successo di Ideal, dalla fondazione ad oggi, si estende anche in quei paesi che hanno approntato negli ultimi anni dei piani di sviluppo specifici nel settore enologico. Primo tra tutti la Grecia, cliente storico di Ideal sin dagli anni ‘80, ma anche la Germania, l’Austria e l’Ucraina. Grazie alle leggi e ai controlli severi, negli ultimi decenni la viticoltura austriaca è riuscita a fare un enorme salto di qualità; oggi, infatti, i viticoltori di questa zona europea non producono solo vini per il consumo di massa a buon mercato, bensì vini complessi, raffinati e di alta qualità.
Nonostante il paese mostri un lieve ritardo rispetto agli altri produttori vinicoli mondiali, principalmente dovuto agli avvenimenti politici del secolo scorso, si propone oggi al commercio estero con le premesse per un rapido e solido sviluppo nel settore fondato sulla qualità. Gli altri mercati mondiali dove Ideal esporta maggiormente sono quelli di Sud America, Australia e paesi del Maghreb. Con oltre 40 milioni di bottiglie l’anno, è proprio il Marocco il più grande produttore di vino nel mondo arabo.
Sono 37 mila gli ettari di terra destinati alla coltivazione di vigneti, che danno ottimi frutti, anche grazie al clima mite che è tra le condizioni ideali per la produzione di vini pregiati. Si pensi che la produzione locale negli ultimi cinque anni è raddoppiata fino a raggiungere i 500.000 ettolitri annui, a fronte di un consumo pro-capite di circa 2 litri all’anno. Cosa si prospetta nel futuro per Ideal?
Con buona probabilità, l’azienda padovana dovrà continuare tener d’occhio quei mercati che sembrano apparentemente defilati dalla scena internazionale, ma che in realtà nascondono moltissime potenzialità. Si tratta di tutti quei paesi che, nonostante abbiano vissuto determinate temperie storiche, hanno investito notevolmente nel comparto agroalimentare, sviluppando ai massimi livelli il settore vitivinicolo che al giorno d’oggi ha raggiunto l’eccellenza
*Fonte ufficiale: dati del 2015 di OIV, Organizzazione Italiana della Vigna e del Vino